Realizzare un equilibrio duraturo tra le varie possibilità di creare valore aggiunto sfruttando le potenzialità naturali (creazione di valore aggiunto attraverso lo sfruttamento e creazione di valore aggiunto attraverso la protezione) rappresenta un interesse cruciale per i Cantoni alpini. Tale equilibrio muta nel corso del tempo e anche con l’evoluzione della scala di valori che anima i fruitori e gli osservatori dell’area alpina. Secondo i Cantoni alpini, occorrono regole e punti di vista differenziati in tutti gli ambiti, anche rispetto agli obiettivi di protezione, al fine di consentire un’equa ponderazione di tutti gli interessi in gioco e, su tale base, decidere se e come sfruttare le potenzialità naturali per creare valore aggiunto. Nel 2014 i Cantoni alpini hanno definito una strategia per le aree dell’arco alpino della Svizzera, che è tutt’oggi di grande attualità. Essa si orienta alla seguente visione per il 2030:
Visione
L’area alpina è uno spazio vitale, economico e culturale poliedrico, caratterizzato dalla vivacità delle sue regioni e da uno spiccato potere di autodeterminazione. Essa offre alla popolazione condizioni di vita economicamente, ecologicamente e socialmente sostenibili, con ulteriori potenzialità di sviluppo. La valorizzazione delle eccellenti qualità e risorse naturali è di fondamentale importanza.
L’area alpina è contemporaneamente partner dell’Altopiano svizzero e delle aree metropolitane nazionali, le cui interdipendenze a livello funzionale sono riconosciute e sviluppate congiuntamente.
BUONA BASE DI DISCUSSIONE – I CANTONI ALPINI PRONTI AL DIALAOGO
In data odierna Avenir Suisse ha presentato uno studio sul “cambiamento strutturale dell’area alpina svizzera”. In esso i Cantoni alpini vedono molti parallelismi con le loro analisi e strategie, ma anche lacune che devono essere colmate congiuntamente. Per i Cantoni alpini lo studio rappresenta una buona base di discussione, per cui sono intenzionati ad aprire un dialogo critico-costruttivo con Avenir Suisse.
MM zu Bericht Avenir Suisse (I)STRATEGIA TERRITORIALE PER LE AREE DELL’ARCO ALPINO
La Conferenza dei governi dei cantoni alpini (CGCA) si impegna a mantenere la vitalità e l’autonomia dell’area alpina e delle sue valli. L’agricoltrice in zona montana così come l’agente di viaggio, la giovane ingegnera e il pensionato che ritorna nella sua terra devono trovare qui condizioni di vita e di lavoro interessanti. Gli interventi necessari per conseguire questo obiettivo sono spiegati nella “Strategia territoriale per le aree dell’arco alpino” della CGCA. Tale strategia rappresenta un quadro d’azione comune dei cantoni alpini.
comunicato stampa dal 29 settembre 2014 – La strategia dei cantoni alpini per un’area alpina vitaleRKGK_StrategieAlpenraum_Bericht-Aug 2014_ITRKGK_StrategieAlpenraum_Positionspapier Aug 2014_ITFolien Medienorientierung (29_09_2014) DPresentation Conférence de presse (29_09_2014) FABITAZIONI SECONDARIE
Secondo il nuovo articolo della Costituzione (art. 75b Cost.), dal 1° gennaio 2013 i Comuni la cui quota di abitazioni secondarie rispetto al totale delle unità abitative eccede il 20% non possono più autorizzare nuove abitazioni secondarie. A metà agosto 2012, il Consiglio federale ha approvato l’ordinanza sulle abitazioni secondarie, entrata in vigore il 1° gennaio 2013. Sebbene sia insolito che un’ordinanza venga emanata prima della legge, in questo caso era necessario al fine di chiarire quali domande di costruzione rientrassero, a partire dall’1.1.2013, nell’articolo 75b e quali no. Il Consiglio federale ha ritenuto pertanto fattibile emanare l’ordinanza finché non sarà entrata in vigore la legge sulle abitazioni secondarie. Le analisi a cura della Segreteria di Stato dell’economia (SECO) confermano che gli effetti dell’iniziativa concernente le seconde case sull’area alpina dipenderanno direttamente da come sarà strutturata la legge sulle abitazioni secondarie. Occorre pertanto prestare la massima attenzione. Eventuali inasprimenti rispetto all’ordinanza attualmente in vigore, infatti, produrrebbero conseguenze drastiche sull’area alpina.
Presa di posizione legge federale sulle abitazioni secondarie (12_09_2013)Artikel im „Schweizerischen Hauseigentümer“ vom 15. April 2013Medienmitteilungen zum ThemaLEX KOLLER
L’abrogazione della Lex Koller è attualmente fuori discussione per i Cantoni alpini. Essa va piuttosto resa flessibile in maniera tale da tenere conto specificatamente delle diverse esigenze che caratterizzano le regioni del nostro Paese.
Fact Sheet Lex KollerPROGETTO TERRITORIALE SVIZZERA
Il Progetto territoriale Svizzera costituisce una base di riferimento e un aiuto decisionale per lo sviluppo del territorio nel nostro Paese. È il primo documento strategico, in questo ambito, che gode del consenso dei rappresentanti di Confederazione, Cantoni, città e Comuni per quanto riguarda gli obiettivi fondamentali e le strategie da perseguire da tutti e tre i livelli istituzionali. Il Progetto territoriale dovrà servire da guida alle autorità di tutti i livelli istituzionali, per la pianificazione degli insediamenti e delle infrastrutture dei trasporti e dell’energia, per gestire lo sviluppo del paesaggio e altre attività d’incidenza territoriale. I Cantoni alpini vedono nel Progetto territoriale Svizzera un’opportunità per rafforzare la collaborazione dentro il territorio montano, da un lato ottimizzando il coordinamento verso l’interno e dall’altro intensificando la rappresentanza degli interessi verso l’esterno e i partenariati con le aree metropolitane.
Consultazione sulla bozza del Progetto territoriale Svizzera